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"sogno"

"sogno"

lunedì 23 novembre 2009

IL TRENO

Si perdono i pensieri nella nebbia mentre il treno sfreccia e penso malinconicamente a quanto stia diventando difficile condurre questa doppia vita dividendomi a settimane alternate tra gli amori più grandi della mia vita. Faccio in tempo ad assaporare la gioia di stare col mio compagno che è già ora di tornare dai miei figli e ogni volta, al momento del distacco, mi si lacera l'anima e la tristezza mi attanaglia lo stomaco. Rivedo ancora adesso l'attimo in cui si sono incontrati per la prima volta i nostri sguardi e ricordo bene di aver pensato che aveva l'espressione di chi ti prende perennemente per i fondelli, e forse è stato proprio allora che ho cominciato ad innamorarmi. La sua anima è pura, spesso infantile ma proprio per questo piena di dolcezza e di amore da dare. E guardando la campagna parmigiana dal finestrino, mi chiedo come ho fatto a vivere senza di lui per tanto tempo e come posso renderlo il più felice possibile, trasmettendogli tutto il mio amore e dedicandomi il più possibile a lui per il resto di quel po' di vita che mi rimane da vivere. E poi penso a quanto sia ingiusto che le cose belle debbano succedere sempre tanto tardi, o forse sono belle proprio perché arrivano quando ormai non ti aspetti più nulla dalla vita, quando cominci a fare un bilancio e ti rendi conto che non sei affatto soddisfatta di quello che hai avuto, perché ogni cosa sembra essere capitata al momento sbagliato e anche il tanto anelato amore, quando è arrivato, eri troppo giovane per comprenderne l'immensità e l'importanza e non sapevi di certo che è un treno che raramente passa una seconda volta. Ma io sono tutto sommato una persona fortunata e non tanto perché il treno è ripassato, ma soprattutto perché l'ho visto e preso al volo, conscia che raramente avrei avuto altre opportunità a questo punto della vita, e ora questo treno sfreccia veloce e mi rende felice quotidianamente, anche solo perché esiste e anche se ogni tanto porta ritardo o ha un guasto al motore, cerco di essere paziente e di curarlo amorevolmente in modo che possa continuare la sua corsa con me sopra e che mi possa sopravvivere , perché per la prima volta nella vita non ho voglia di lasciare cadaveri dietro di me.

1 commento:

  1. Consuelo, brava il treno stavolta lo hai preso in tempo, anche se da qualche problema meccanico. La tua è una lettera di maturità e d'amore, mi è piaciuto molto il senso di frantumazione tra l'amore per i figli e l'amore per un uomo. Credo che noi donne abbiamo molte sfaccettature, proprio perchè amiamo, divenedo delle pietre preziose, per chi ci sta accanto.

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